In mezzo all’altopiano di Selvadagnone spicca la chiesetta di Sant’Antonio Abate con una tradizione storica e devozionale non inferiore a quella delle altre chiese di Valgoglio. Il vicino torrente, i verdi pascoli e il paesaggio che da qui si apre su tutta la valle Seriana fa di questa località una delle più suggestive nell’intero territorio di Valgoglio. All’interno dell’oratorio è possibile ammirare la statua del santo ai cui piedi emerge un maialino che sembra quasi sorridere.
Numerose sono le opere riguardanti sant’Antonio tra le quali, oltre ai quadri e agli affreschi, il paliotto dell’altare a lui dedicato. La festa di sant’Antonio, da sempre legato alle genti di montagna per il suo legame col bestiame, viene celebrata la seconda domenica di luglio con una delle ultime processioni campestri rimaste nella diocesi di Bergamo. Un’altra è, guarda caso sempre a Valgoglio, quella del vicino san Rocchino.
Altro simpatico aneddoto riguardante la vicina fonte di San Rocco è l’Oratorio di san Rocco distante solo un quarto d’ora a piedi da sant’Antonio e costeggiato da un torrente; fi n dal 1300 si tramanda che a quel torrente si abbeverò proprio lo stesso San Rocco durante il viaggio che da Montpellier, in Francia, lo portò a Roma. L’acqua di questo torrente ha, secondo gli abitanti della zona, significative proprietà taumaturgiche grazie al fatto che qui si dissetò San Rocco.