L’attuale chiesa di Novazza, consacrata dal vescovo Luigi Speranza il 20 giugno 1864, andò a sostituire la precedente chiesa parrocchiale risalente al 1400.
Di questa precedente struttura restano dei frammenti di affresco ancora oggi visibili nei locali attigui alla sacrestia.
Eretta nel 1858 presenta una facciata neoclassica dalle linee molto pulite e dalle caratteristiche geometriche curve che richiamano lo stile dei Caniana, già apprezzabile nella vicina parrocchiale di Ardesio. Le pareti e la volta, affrescate nel 1858 da Ponziano Loverini di Gandino, descrivono con dovizia di particolari episodi tratti dalla vita di san Pietro, patrono insieme a Paolo di questa chiesa.
Di particolare rilievo il Martirio di San Pietro che si può apprezzare sull’abside, mentre lungo la volta si trovano la Pesca Miracolosa, la Guarigione del Paralitico e la Consegna delle Chiavi. Sopra la bussola d’entrata, invece, vi è la Lavanda dei Piedi.
Nelle lunette che slanciano la volta e ai lati dell’entrata troviamo i quattro evangelisti e i santi Giovanni, Battista e Paolo tutti di Renato Bassetti. Tra le tele non passa poi inosservata quella seicentesca attribuita al Carpinoni in cui i santi Antonio Abate, Rocco e Filastro Vescovo si inseriscono nella splendida cornice lignea dell’altare dei santi del periodo cinquecentesco.