Il Santuario si San Rocchino, nella frazione Bonaldi, è citato in un documento del 150 deal parroco don Battista de Bonaldis “rectorem Valgulii”dal 1561 al 1596. Si ritiene che questa chiesa, costruita per servire le contrade Bonaldi e Bortolotti, sia ben più antica. All’interno vi sono un pregevole affresco di San Rocco, due Madonne con Bambino, un’addolorata e una Madonna che allatta Gesù. Quest’ultima è gemella di un affresco lungo la parete sud dei portici
della parrocchiale di Valgoglio, ciò a testimonianza dello stretto legame tra Valgoglio e le sue numerose contrade. Vi è un’antica leggenda riguardante San Rocchino:
Una frana si staccò dalla valle dell’Orso, dove era collocata la contrada Bonalda. Dei passanti trovarono una piccola statua di San Rocco sopra la frana, la portarono a Valgoglio e il parroco decise di esporla. Ma il mattino dopo la statua non c’era più; in paese pensarono che fosse stata rubata.
Dopo alcuni giorni si presentò al parroco un pastore che portò una statuetta di San Rocco trovata sulla frana della valle dell’Orso. La statuetta fu di nuovo esposta ma il mattino successivo era scomparsa di nuovo. Nel pomeriggio un
viandante la ritrovò sulla frana e la riportò. Il parroco, allora, la chiusa in un armadio con un grosso chiavistello, ma il mattino dopo l’armadio era vuoto.
Il parroco corse alla frana della valle dell’Orso e la statua era lì nello stesso punto indicato dai passanti, dal pastore e dal viandante.
Fu deciso quindi di costruire immediatamente una cappella in quel posto: il santuario di San Rocchino.